"RESIZE RATS" (2008) - Charles Burns

domenica 26 giugno 2011

Jute Gyte

Genere: Experimental Black Metal, Ambient, Noise

Info Band







Progetto solista di Adam Kalmbach, di stanza nel sud-ovest del Missouri, Jute Gyte è attivo nella scena black-metal più oltranzista e sperimentale da almeno un lustro, durante il quale ha pubblicato già un buon numero di dischi. Per molte orecchie non addestrate, la musica black metal può rivelarsi un concentrato di confusione ben oltre la linea della comprensione. Jute Gyte abbraccia una vasta gamma di stili. Alcuni degli album perseguono ritmiche estremamente sperimentali, con forti texture ambient; mentre altri lavori si ispirano ad una sorta di "primavera di sangue" del black metal più incline  alla vena artitica di gruppi di rilievo come i norvegesi Darkthrone e i Mayhem, da cui ne viene presa l'estetica di territori ancor più estemi e raccapriccianti.
Old Ways del 2008 è il quarto full-length di Kalmbach. Attraverso questo progetto, viene scolpito un percorso semplice ma distruttivo attraverso  territori molto carnali dotati di una sorta di scomodità intrinseca. Le chitarre creano deliranti rapsodie accentuate dalla follia vocale e da elementi di orrenda distorsione sonora. La drum-beats riprende ritmi industrial ripetitivi/ossessivi, e il basso si frappone con strani accenti psichedelici; il tutto attraversato da campionature di rumore che ricordano esponenti della scena sperimentale più estrema come Attila Csihar, Skinny Puppy e Merzbow . Old Ways è caratterizzato da un  black metal le cui sonorità ripetitive  sono espresse in una chiave definibile come "primitiva"; un sibilo intenso e saturo di distorsioni in grado di fornire tanto dolore. Si tratta di una visione musicale avvolta da una cortina fumogena dietro al quale si nasconde una strana e distorta bellezza. Young Eagle del 2010 è il settimo full-length di Jute Gyte ed è un'altra escursione nell'empio regno di impulsi creato da  Kalmbach. Il Nostro mantiene le impertinenti influenze black metal, ma la componente sonora viene amplificata attraverso esecuzioni dal ritmo più veloce. Il sound è modellato da un mix di straight-rock e metal con una forte presenza di distorsioni di basso. Young Eagle è una esperienza improntata sul potenziamento della casualità che entra ed esce con le chitarre creando scenari dai toni "depressivi". Si tratta di un lavoro ancora altamente distruttivo, nonostante sia lievemente più orecchiabile rispetto ai precedenti lavori, e più incline a luminari dell'avanguardia come un John Zorn danzante sul precipizio del black metal, piuttosto che un Merzbow fuso con Burzum e Darkthrone come nel già citato Old Ways. E' la volta nel 2011 di Verstiegenheit che potrebbe essere definito il lavoro più maturo di Jute Gyte, grazie a una scrittura relativamente più equilibrata. Dal galoppo “contenuto” di “Gates Of Day And Night” fino alla lacerante e gelida malinconia di “To Return And Revere The Desolate Places (Late Idyll)”, passando per i “vuoti” e i “pieni” di “Apparition in the Woodlands at Dusk”, la lugubre soundtrack di “Church Not Made With Hands”, le tentazioni hard-rock di “Emblem of Fertile Blood and Death” e la trascinante e "progressiva" “The Frailty Of Everything Revealed”, Kalmbach lancia dal sottosuolo un altro disperato SOS. Versteigenheit è caratterizzato da un impressionante doppia vita vestita da un'oscurità sperimentale / ambient completata in questa combo da un black metal particolarmente avventuroso. Verstiegenheit evoca gli struggenti sforzi di Old Ways, ma è battuto da una foschia morale più dedita alla fuga dalla realtà emotiva che si esplica in questo caso: come fosse quasi un discorso poetico. L'album è e rimane un esperienza dedita alla ripetizione funesta e la potenza grezza che ci si aspetta all'interno del genere black metal ed Adam Kalmbach si assicura nuovamente l'accessibilità a questo genere da parte di "orecchie" ben allenate in un genere musicale sicuramente più di nicchia, e rivelandosi come al solito poco interessato a ricompense economiche e lodi "di massa".
(Fonti: ondarock.it, metal-archives.com)
Discorafia Jute Gyte:

Where We Go When We (2007)

 
Arakan (2007)

 
Thanatron (2008)

 
It Was a Great Marvel That He Was in the Father Without Knowing Hit (2008)



Old Ways (2008)

Subcon (2009)

 
Broken Door (2009)

 
Ghost Sickness (2009)

 
Young Eagle (2010)

Ritenour's Earth (2010)

 
Communicants (2011)

 
Verstiegenheit (2011)

Wounded Snake (2011)

 
Faunscan (2011)

 
Impermanence (2012)

Andreyev's "Lazarus" (2012)

 
Volplane (2012)

 
Isolation (2012)

Witzelsucht (2012)

 
Senescence (2012)

Noctis Labyrinthus (2013)

 
Metonym (2013)

 
Discontinuities (2013)

 

Old Ways (2008)


01. Waves
02. Teeth
03. Round
04. Interlude
05. Peace
06. Snail
07. Death



Young Eagle (2010) 



01. See the Abandoned Throng
02. Glory at Hand
03. The Wine-Halls Are Crumbling
04. What a Bird Away Over the Deep Ocean
05. The Might of Ash Spears
06. Young Eagle
07. The Flower and the Chain





Verstiegenheit (2011)



 01. Gates of Day and Night
02. Apparition in the Woodlands at Dusk
03. The Light That Hangs Above the Fields
04. Church Not Made With Hands
05. Emblem of Fertile Blood and Death
06. The Frailty of Everything Revealed
07. To Return and Revere the Desolate Places (Late Idyll)






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